Ogni cosa è piena di poteri mirabili, ogni cosa deve essere oggetto di indagine e di esperimento, e niente deve essere disprezzato. Tra i corpi apparentemente dotati di efficacia minima, è possibile che alcuni acquistino efficacia massima e prevalgano: non stimiamo dunque vili le cose di per sé, ma chi non ne sa nulla.Ogni singola cosa, ha quindi il suo calore e la sua freddezza, secondo la misura che le è propria, né una cosa è migliore di un'altra, se non nel modo in cui diremo che il Fuoco e migliore dell'acqua e dotato di poteri più mirabili, ben sapendo tuttavia, che in una prospettiva diversa e distinta potremmo sostenere il contrario. Chi sa giudicare rettamente sosterrà dunque che tutte le cose sono buone nel loro genere,in differenti specie di bontà:come il pepe e il giusquiamo non sono migliori l'uno dell'altro,ma diversi l'uno dall'altro;e in questo consiste il principio con cui portare avanti un gran numero di ricerche sulle cose naturali-che, in ogni caso, devono essere osservate anche in riferimento al tempo e al cielo.
"diverse cose vive rappresentano diversi Numi e diverse potestà... perché siccome la divinità discende in un certo modo per quanto che si comunica alla natura, così alla divinità s'ascende per la natura, così per la vita rilucente nelle cose naturali si monta alla vita che soprassiede a quelle [...] vedi dunque come una semplice divinità che si trova in tutte le cose ,una feconda natura madre conservatrice dell'Universo,secondo che diversamente comunica, riluce in diversi soggetti, e prende diversi nomi; vedi come a quell'una, diversamente bisogna ascendere, per la partecipazione di diversi doni".
(Giordano Bruno - Spaccio, III pp.631-34)
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