En El Muelle De San Blas è il quarto singolo, nonché ottava traccia, estratto dall'album Sueños líquidos dei Maná nel 1997.
Il testo della canzone si ispira alla storia di Rebeca Mendez Jimenez di Puerto Vallarta.
Da giovane Rebeca si fidanzò con Manuel, un ragazzo di Puerto Vallarta, poco prima del matrimonio questi partì per una battuta di pesca, promettendo all'amata di tornare al più presto.
Sfortunatamente il peschereccio sul quale il ragazzo si imbarcò non fece mai ritorno.
Rebeca, disperata, continuò ad aspettarlo al Muelle de San Blas, vestita in abito da sposa.
La donna morì nel settembre del 2012, dopo aver aspettato il suo grande amore per tutta la vita. Durante un viaggio nella cittadina Puerto Vallarta, il cantante dei Maná conobbe l'anziana Rebeca e, ascoltata la sua storia, decise di scrivere questa canzone.
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Traduzione Italiana
“Lei salutò il suo amore
lui partì con una nave nel porto di San Blás
le giurò che sarebbe tornato e singhiozzava
lei giurò che l’avrebbe aspettato
passarono mille lune
e lei stava sempre al porto, ad aspettare
molte notti si annidarono
si annidarono fra i suoi capelli e le sue labbra
Indossava lo stesso vestito
così che se lui fosse tornato non si sarebbe sbagliato
i granchi le mordevano il suo bel vestito
la sua tristezza e le sue illusioni
e il tempo passava
e i suoi occhi si riempirono di mattine
e si innamorò del mare
e il suo corpo mise radici nel porto
Sola, sola, col ricordo
sola, sola col suo spirito
sola col suo amore, il mare
sola, nel porto di San Blás
I capelli le diventarono bianchi
però nessuna nave le riportò il suo amore
e nel paese la chiamavano
la chiamavano la pazza del porto di San Blás
e una sera d’aprile
cercarono di portarla al manicomio
nessuno riusciva ad avvicinarla
e non la separarono più dal mare
Sola, sola, col ricordo
sola, sola col suo spirito
sola col suo amore, il mare
sola, nel porto di San Blás
Sola, sola rimase”.
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Testo originale spagnolo
“Ella despidió a su amor
el partió en un barco en el muelle de San Blás
el juró que volvería y empapada en llanto
ella juró que esperaría
miles de lunas de lunas pasaron
y siempre ella estaba en el muelle, esperando
muchas tardes se anidaron
se anidaron en su pelo y en sus labios
Llevaba el mismo vestido
y por si el volviera no se fuera a equivocar
los cangrejos le mordían
sus ropajes, su tristeza y su ilusión
y el tiempo se escurrió
y sus ojos se le llenaron de amaneceres
y del mar se enamoró
y su cuerpo se enraizó en el muelle
Sola, sola, en el olvido
sola, sola con su espíritu
sola, sola con su amor el mar
sola, en el muelle de San Blas
Su cabello se blanqueó
pero ningún barco a su amor le devolvía
y en el pueblo le decían
le decían la loca del muelle de San Blás
y una tarde de abril
la intentaron trasladar al manicomio
nadie la pudo arrancar
y del mar nunca jamás la separaron
Sola, sola, en el olvido
sola, sola con su espíritu
sola, sola con su amor el mar
sola, en el muelle de San Blás
Sola, sola se quedó”.
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